Coppa Italia Open - Finale di Serie A Maschile
Trionfo dei mantovani, decisiva la maggior esperienza dei campioni d'Italia
Articolo di Franco Longo - Foto Commissione Comunicazione e Marketing FIPT
Set: 6-4, 6-3
CASTELLARO: Festi L; Merighi, Festi M; Ghizzi, Gasperetti, Ioris. Dt Baldini
ARCENE: Bertagna E, Bertagna L; Gozzelino, Guerra, Festino, Gatti, Olivari, Magri. Dt Mogliotti e Locatelli
ARBITRO: Caliaro (Frare, Fraccaroli) 4° uomo Rizzi.
Progressioni 1° set: 1-1, 2-2, 4-2, 5-3, 6-4. Progressioni 2° set: 2-0. 3-1, 4-2, 5-3, 6-3. 40 pari 6-3 Castellaro
Tutti alla vigilia si aspettavano una finale di serie A maschile Castellaro – Solferino e invece le semifinali hanno dato come esito Castellaro – Arcene. Dal derby virgiliano al derby lombardo. I campioni d'Italia partivano favoriti, per la forza di un gruppo che ormai gioca insieme da anni, ma gli orobici sono stati degni avversari e nonostante il ko escono dal campo a testa alta.
Nel primo set gli orobici riuscivano a tenere testa ai campioni d'Italia fino al 2-2. La squadra di Luca Baldini allungava poi sul 4-2, 5-3, prima di aggiudicarsi il set con lo score di 6-4.
Nel secondo set Luca Festi e compagni partivano con un gioco d'attacco veloce e andavano avanti senza eccessive difficoltà. L'Arecne iniziava a reagire e a giocare meglio con il cambio di posizione fra Enrico Bertagna che andava nel ruolo di mezzovolo al posto di Davide Gozzelino. L'ex giocatore del Sabbionara veniva spostato a fondocampo, giocando una buona gara. L'Arcene non riesce pertanto nell'impresa di riportare la Coppa Italia a Bergamo, trofeo che in terra orobica manca dal 2001 con l'ultimo successo del San Paolo D'Argon. Nel 1993 altro successo bergamasco con il Bonate Sotto.
In casa Castellaro, ovviamente un trionfo speciale per Luca Festi, Manuel Festi e Alessandro Merighi, giocatori di Noarna, cresciuti nel settore giovanile della società lagarina. Nel complesso l'Arcene ha disputato una gara molto positiva riuscendo a contrastare la forza dei rivali che dalla loro hanno la maggior esperienza a disputare gare cosi delicate. In casa Arcene pesa notevolmente il 40 pari perso nel secondo set con il Castellaro avanti 4-3. Dal possibile 4-4 si passava all'allungo 5-3 in favore del Castellaero. Era la svolta della gara che metteva fine alle speranze di rimonta di Paolo Festino e compagni.